Idol in Italia: il manager e le foto, la voce e i costumi…

idol giapponesi in Italia
Care idol, una lettera a tutte voi da DJ Shiru…

Tutte le cose che vorrei dirti alla fine di ogni concerto, a te che aspiri a diventare idol, o lo stai diventando e stai muovendo i primi passi, o lo sei già e magari hai anche molti fan… eccoti qualche consiglio per essere idol in Italia: il manager e le foto, la voce e i costumi, i CD e i fan…

Qualche consiglio dalla mia esperienza, dopo aver visto (e fatto da tecnico del suono e presentatore e co-performer, oppure coordinatore, organizzatore, ecc ecc) centinaia di concerti idol, sia italiane che giapponesi…  Sarò duro e diretto come non ho mai osato fare dal vivo, perché sto parlando a tutte voi e perciò a nessuna. Naturalmente non tutti i punti sono per tutte voi, ma leggi comunque e vedrai che qualcosa di utile la troverai.

Le idol giapponesi AKB48
Le idol giapponesi AKB48
Partiamo dalle basi.
  • Un concerto di idol si compone di varie parti, tutte fondamentali ed equamente importanti.
  • 1 – la vostra voce, e la capacità tecnica di usarla
  • 1b – le musiche
  • 2 – il comunicare con il pubblico
  • 3 – la danza
  • 4 – costume, trucco, capigliatura…
  • 5 – lo staff, il manager, il tecnico del suono, i fan
  • 6 – foto, video, vita privata, registrazioni audio video, varie ed eventuali.
La voce.

Sei fondamentalmente una cantante, per cui la voce è la cosa principale della tua performance. Sei idol, per cui non è l’unica cosa importante, anzi alcune idol sono scusate dell’essere poco abili a cantare perché magari eccellono in tutte le altre categorie. Tu che mi leggi, eccelli in tutte le altre categorie? Siccome probabilmente no, dunque allenati, allenati e ancora allenati. Le canzoni devi saperle a memoria benissimo. Se non le sai a memoria benissimo studiale di più. Quando non riesci a memorizzare un pezzo, lascia perdere quella canzone. Se non riesci a memorizzare nessun pezzo, lascia perdere quella carriera.

La tecnica.

Cantare si impara. Se canti così così, vai a lezione. Trova un maestro, fagli sentire la tua cantante preferita, e chiedigli come fare a diventare come lei. Ogni soldo investito in un corso è un soldo ben speso. Non hai soldi per un maestro? Compra un libro sulla tecnica di canto, cerca tutorial su Youtube, chiedi consiglio agli amici che ne sanno di più. Non chiedete a me perché a cantare sono peggio di vostro zio agricoltore al karaoke della sagra di paese…

Le musiche.

Le basi che usi ai tuoi concerti possono suonare bene nelle tue cuffie o con le mini-casse del tuo computer. Ma se sono basi da Youtube dove qualcuno ha cancellato la voce, si sentiranno malino su uno stereo decente, male sulle casse grandi che uso per i concerti all’interno, terribilmente sulle casse grandissime che uso per i palchi grandi. Più alto il volume, meglio si sente una base ben fatta. Più alto il volume, più da schifo si sente una  base fatta male. Se può essere accettabile una base imperfetta in una canzone lenta tipo Mononoke o alcune Disney, dove la voce è 80% del suono, una base di musica rock o da discoteca imperfetta urta le orecchie. Dico davvero, fa proprio male al cuore. Oltre a far impazzire il tecnico del suono che deve alzare e abbassare il volume, aggiungere bassi dove non ci sono, e praticamente ad ogni pezzo deve rifare il soundcheck dal vivo durante il concerto, senza avere il tempo di bersi una birretta.

Come capire se la base ha qualità sufficiente? Suonala su uno stereo grande con due speaker staccati, a volume forte, ascoltandola tra due canzoni da un CD comprato. Si sente tanto la differenza? Cancellate il file e cercatene un’altra.

Molte canzoni giapponesi hanno la versione strumentale in vendita su iTunes e simili. Forse non c’è in vendita lo strumentale della canzone originale, ma magari trovi lo strumentale di qualche remix di qualche DJ. Forse non c’è online, ma trovi un CD single che ha come bonus lo strumentale. Investi quel 5 euro e compratelo. Ti prego. Se non trovi lascia perdere. Meglio fare una canzone in meno che una canzone brutta.

Ti piace proprio quella canzone? Ecco, un motivo in più per non rovinarla.

Presenza scenica.
Airly, idol giappones
Airly, idol giapponese.

Comunicare con il pubblico è MOLTO importante. Come lo fai, e cosa dici ai tuoi cari (potenziali) fan.

Trovate il vostro personaggio. Ruggente e aggressiva? Bello! Sexy e provocante come una gravure? La mia preferita! Timidina e impacciata? Forte, piace ai nerd! Diventa il tuo personaggio dentro e fuori dal palco, che sia chi veramente sei, o chi vorresti essere, o chi pensi che il tuo pubblico voglia. Trova questa te stessa ed esibiscila. Essere sé stessi è la migliore soluzione? Non sempre… a volte un personaggio ben fatto è meglio di una persona che deve ancora trovare la propria personalità.

Cosa raccontare al pubblico? Le idol giapponesi sono intrattenitrici sopraffine. Quella perfida cammina sul pubblico. Li calpesta proprio. Quella emotiva piange sul palco. Singhiozza fino a non riuscire a cantare, con tutto il pubblico che piange con lei. Quella spiritosa racconta barzellette e prende in giro il pubblico. C’è chi guarda negli occhi ogni persona del pubblico, e chi li snobba. SIATE ORIGINALI, fate qualcosa di diverso dalle colleghe.

La frase “Ciao ragazzi, conoscete questa canzone? Chissà chi la conosce?”. Può essere carina una volta. La seconda diventa banale. La terza è noiosa. Se in un festival idol quattro ragazze su cinque la dicono prima di tre canzoni su quattro, alla fine del concerto l’ho sentita DODICI volte. Un po’ tantine eh?

La danza.

Le idol coreane hanno spaccato il culo a quelle giapponesi per via del ballo. Si muovono meglio, hanno più fiato di un atleta olimpico, sono sexy come cubiste, più aggraziate di una ballerina classica…
Impara le coreografie, o inventatene, o improvvisa. Ma non stare ferma. La musica è movimento. Devi coinvolgere il pubblico. Se balli tanto avrai pure la scusa se la canzone ti viene un po’ stonata o se sbagli una parola.

Ciò che sta intorno ad una idol.

Siete in un festival del fumetto, o comunque della cultura nerd. Metà gente è vestita da cartoni animati. Un bel tot di gente sembra fare il cosplay degli otaku con occhialoni e pantaloni ascellari, ma non sono cosplay perché sono veramente nerd anche a casa. Ci sono esibizioniste e quelle che invece si nascondono dietro una maschera. I Kpoppari si vestono coloratissimi e spesso eccentrici. Le idol giapponesi che abbiamo ogni tanto ospiti sono vestite da maid, da scolare, da pin up. Il vostro tecnico del suono veste come una rockstar fallita, e solo da poco ha lasciato trasparire il suo vero colore di capelli. Tu dovresti essere la star della scena, e ti vesti in un modo che se entri nel supermercato nessuno si gira a guardarti con aria curiosa. Non puoi essere vestita più normale del tuo pubblico! Si deve capire subito che sei una futura star e non una che passa per caso. Gente come Madonna e Lady Gaga e Kyary Pamyu Pamyu sono arrivate dove sono anche grazie ai costumi, pur avendo così tanto talento che non ne avrebbero avuto bisogno…

Non fare cosplay di un personaggio noto. Mescola e inventa, e sii originale. Altrimenti la gente si ricorda del personaggio, non di te.

Per iniziare scegli un costume e indossalo nelle foto, sul palco, nei video. Sempre quello, o qualcosa di molto simile. La gente deve riconoscerti anche grazie al vestito. Se cambi ogni volta, faranno più fatica a ricordarsi di te.

K-ble Jungle, DJ Shiru con idol giapponesi
DJ Shiru con un gruppo di idol giapponesi dopo un concerto di K-ble Jungle a Tokyo
Lo staff, il manager, il tecnico del suono…

Ti serve un manager? Sì, assolutamente, e per tutta una serie di ragioni. Fra i motivi principali: dirti tutte le cose che io ti sto scrivendo qua. Dirti ad esempio “con questo vestito fai cacare”. Le tue colleghe idol non te lo diranno. Il pubblico lo penserà, e magari qualcuno te lo dice pure, ma tu non ascolterai il pubblico. Dirti ad esempio “questa canzone non è proprio adatta alla tua voce, lascia perdere”.
Ma dirti anche “Sei forte, non arrenderti” – “Sali sul palco e fagli vedere chi sei!”- “Sei brava e gnocca!”.  

Altro motivo, quando voi contattate un festival, non potete dire “fammi cantare perché ho un talento strepitoso e me lo merito, e poi tanto vengo gratis, ti prego”. Ma il vostro manager potrà dire “falla cantare perché ha un talento strepitoso e se lo merita, e per questa volta te la mando per il solo rimborso spese, e ci ricorderemo di te quando sarà famosa”. Sarà un po’ più credibile lui di te.

Non riesci a trovare un manager? Continua la carriera, ma continua anche a cercare. Associazioni come NIIA e Idol Stage sono ottime come base d’appoggio, chiedi loro di spingerti ma di essere duri con te quando serve. Ma duri veramente, come gli allenatori degli anime sportivi; è da allenatori severi che escono i campioni.

DJ Shiru con le KJ Girls

Hai staff dietro, che sia il tuo ragazzo o tuo fratello? Ringrazialo ad un certo punto del concerto. Avrai una cosa in più da dire, diversa da dire ancora una volta “vediamo chi conosce questo anime”. Già che ci sei ringrazia anche il festival che ti ospita, e anche il tecnico del suono che invece di bere birra ha dovuto cambiare i volumi delle tue basi ogni 90 secondi.

Fatti una foto col tecnico del suono, e con lo staff, e con il manager. Alla gente che passa sembrerà che valga la pena fare una foto con te, e magari viene a conoscerti. E magari il tecnico del suono ha pure più follower di te e taggarlo può sempre far comodo…

A proposito di foto.

Fatti fare un servizio fotografico decente. Ogni paesino di campagna ha un fotografo, di quelli che fanno matrimoni e battesimi. Ogni fiera pullula di fotografi affamati di modelle. Cercane uno il cui stile ti piace, contattalo, spiegagli il tuo scopo, e contratta sul prezzo. Un servizio fotografico professionale all’anno col costume che hai scelto, da usare per promuovere ogni tuo concerto, farà miracoli in fatto di promozione. Fanne in diverse pose, da sola e con le colleghe (così dividete il costo), dentro e fuori, seduta e in piedi.

Le idol sono single. Anche quando sono sposate.

Vuoi essere una idol? Siilo fino in fondo. Oppure sii una cantante pop, nessuno se ne avrà a male.

Una idol non posta foto sui social scattate mentre bacia il suo ragazzo. Una idol non arriva al concerto a braccetto col suo ragazzo. Sei lì per il pubblico, che deve in certo qual modo innamorarsi di te, o quantomeno affezionarsi. Puoi avere il ragazzo? Certo! Assolutamente! Devi nasconderlo? No, ci mancherebbe! Devi esserne orgogliosa! Devi sbandierarlo e farlo sapere a tutti? Meglio di no… ma questo vale anche per tutti i famigliari, specie se minorenni.
La tua vita pubblica e quella privata tienile separate. Immagino che tu voglia un giorno diventare famosa… ecco, siccome te lo auguro, ti preannuncio anche che i primi obiettivi di stalker e hater sono proprio le persone vicine a quelli famosi. Credi che tutte le idol giapponesi siano single? Certo che no, solo che non lo fanno sapere al mondo.

I concerti e cos’altro?

Le registrazioni sono importanti. Non intendo le registrazioni che mettete su Youtube, quelle sono a malapena legali e non fanno curriculum. Canzoni vostre originali, scritte da un amico, comprate da qualcuno che le scrive di lavoro. Cover ufficiali, meglio ancora se di idol o vere anisong. Stampatele su CD, caricatele sui negozi digitali, sui siti di streaming. Contattatemi se volete registrare con etichetta discografica giapponese, il modo c’è. E’ molto diverso dire ad un festival “Ho caricato canzoni su Youtube” oppure “Ho pubblicato una cover ufficiale con etichetta giapponese”. Forse non diventerete famose, ma un giorno potrete far sentire ai vostri figli la vostra canzone, e mostrargli le foto di quando eravate una idol. Sarà per loro una bella sorpresa scoprire il mondo delle idol giapponesi.

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