
Miho Hirano è un’artista giapponese residente ad Abiko, Chiba, laureata presso l’Università d’Arte di Musashino nel 2008. Miho Hirano e la bellezza dell’effimero nell’arte e nella vita formano un connubio indissolubile.
Inizia la sua carriera artistica subito dopo la laurea creando una serie di dipinti rappresentanti splendide donne che appaiono spesso fuse con l’ambiente naturale circostante.
Attraverso la fusione di elementi appartenenti a diverse correnti artistiche e svariati stili pittorici, Hirano è riuscita a creare uno stile unico ed immediatamente riconoscibile in cui è possibile intravedere reminescenze delle “bijinga” (immagini di belle donne) delle stampe ukiyo-e del periodo Edo (1603-1868), rese però più morbide ed eteree grazie al delicato utilizzo della pittura ad olio ed alla rappresentazione di ragazze dai tratti estremamente giovani che ricordano le protagoniste dei manga tanto amati dall’artista.
Le donne, i capelli
Le donne di Miho Hirano, che non guardano mai direttamente l’osservatore, sono immerse in ambienti in cui pesci rossi nuotano tra le loro vesti e rami di ciliegio sembrano emergere direttamente dai loro capelli, che l’artista utilizza per evidenziare il temperamento e lo stato emotivo delle protagoniste delle sue opere.
“Di solito dipingo le donne perché io sono una donna. Ognuno dei miei personaggi femminili può essere visto in qualche modo come un mio autoritratto e allo stesso tempo rappresenta il mio desiderio di indossare una maschera. Tuttavia loro non sono il mio riflesso ma sono qualcun altro che prende il sopravvento sulla mia coscienza.”
Miho Hirano
Ancora più che alle donne raffigurate nei dipinti, ruolo centrale è dato dunque proprio ai loro capelli, spesso lunghissimi e adornati di elementi del mondo animale e vegetale, andando ad evidenziare uno dei concetti portanti dell’arte di Hirano, ovvero l’unione quasi perfetta tra l’essere umano e la natura.
“Uno dei miei obiettivi come artista è quello di esplorare il modo in cui noi stessi ci adorniamo con gli accessori e come questo gioca un ruolo nella nostra identità.”
Miho Hirano
I capelli lunghi sono da sempre simbolo di femminilità ed eleganza nell’arte e nella letteratura giapponese, e sono stati utilizzati anche come espediente emancipatore, come nella raccolta di poesie intitolata “Midaregami” ( みだれ髪, Capelli scarmigliati, 1901) della poetessa Yosano Akiko (与謝野 晶子, 1878-1942) , la quale utilizzò per la prima volta i capelli lunghi non più come mero simbolo di una femminilità sottomessa all’uomo, bensì come simbolo di una sensualità indipendente e passionale.

Questa stessa sensualità la possiamo ritrovare proprio nelle protagoniste dei dipinti di Miho Hirano, con i loro capelli sempre in movimento e intrisi di una forza vitale in grado di renderli parte stessa della forza della natura.
BEAUTIES OF NATURE
La raccolta di opere più famosa dell’artista è la serie di 15 quadri intitolata “Beauties of Nature” realizzata per l’esposizione monografica tenutasi presso la Corey Helford Gallery di Los Angeles dal Marzo all’Aprile del 2016.
Qui Hirano continua a perfezionare la sua ricerca stilistica creando un mondo surreale e sognante nel quale animali e spiriti della natura si fondono con le figure femminili protagoniste dei quadri, così eteree da sembrare esse stesse, più che esseri umani, spiriti che incarnano la bellezza e la forza della natura.
Tuttavia, ciò che rende così speciale l’arte di Miho Hirano non è solo la bellezza delle immagini, quanto i diversi livelli emotivi che riesce a risvegliare nell’osservatore.
Messaggi nell’arte di Miho Hirano

Se ad un primo sguardo, infatti, ciò che salta maggiormente all’occhio è la bellezza e la delicatezza del mondo magico da lei rappresentato, osservando con più attenzione si verrà colti dalla malinconia, dal cosiddetto “mono no aware”, sentimento molto importante in Giappone e traducibile per l’appunto come “il senso di malinconia che ci coglie di fronte alla consapevolezza che ciò che si sta ammirando in un determinato momento e ci appare bellissimo è destinato, come ogni altra cosa ed essere, a scomparire”.
All’interno delle opere di Miho Hirano sono presenti molti elementi che alludono a questo concetto: i fiori di ciliegio, che rappresentano da un lato il passaggio all’età adulta ma la cui fioritura è estremamente breve e, proprio per questo, ancora più bella e preziosa di quella di altri fiori; i soffioni, simbolo dell’innocenza della fanciullezza destinata a svanire; i fulmini, aggiunti di recente nell’opera intitolata “Mental conflict”, che rappresentano inquietudine e tumulto interiore.
La stessa artista afferma che “Per questa mostra ho dipinto sentendo la forza della natura, e la transitorietà che si nasconde dietro la bellezza della natura“.
Attraverso le sue opere Miho Hirano indaga la trascendenza della vita ed il perpetuo processo di crescita e maturazione, che può essere osservato tanto negli elementi naturali quanto negli esseri umani. Miho Hirano e la bellezza dell’effimero, un’artista da scoprire. Un altro artista da scoprire che vi consigliamo: Miyajima Tatsuo, il cui motto è “Tutto è connesso, tutto cambia, tutto è infinito”.
FONTI
Profilo instagram dell’artista
Yosano Akiko, みだれ髪: Selected Tanka from Midaregami, Cheng & Tsui Company, Boston, 2002
Colossal: Meticulously Painted Portraits by Miho Hirano Fuse Introspective Women with Plants and Animals
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