Pubblicato in Giappone nel 1992, Stella stellina (Kirakira hikaru) è l’unico romanzo in traduzione italiana di Kaori Ekuni (Edizioni Atmosphere, 2013). Stella Stellina di Kaori Ekuni sorprende e apre porte che non sapevate esistessero.
Gli inizi
Classe 1964, Ekuni inizia la sua carriera come scrittrice di libri per ragazzi, approdando solo in seguito ad una letteratura per un pubblico adulto. Figlia del noto poeta Shigeru Ekuni, fin da piccola cresce in un ambiente intellettuale e letterario, ama scrivere ed inventare storie, ma sembra non volere intraprendere la strada del padre. Per un periodo lavora come fruttivendola e come insegnante di inglese, fino a quando si rende conto di essere in grado soltanto di scrivere.
I primi passi
Decide così di dedicarsi interamente al mestiere di scrittrice, vincendo numerosi premi fra cui il Murasaki Shikibu Prize nel 1992. In Giappone l’autrice è particolarmente apprezzata dalla critica e gode del grande favore del pubblico, soprattutto femminile, che ama le figure di donna che popolano i suoi racconti. Donne impegnate nella lotta quotidiana contro una società che tende a marginarle al ruolo di moglie e madre, all’interno dell’istituto del matrimonio.
Un matrimonio diverso dal solito
E proprio il matrimonio è al centro del romanzo Stella stellina: due giovani sposini vivono una routine apparentemente piatta e senza brividi, in un piccolo appartamento impeccabile di Tokyo. Lui è medico in uno degli ospedali della città, lei una traduttrice dall’italiano, incline all’alcolismo e alla depressione. Fin dalle prime pagine, però, si insinua il sospetto che Shoko e Mutsuki non siano una coppia come tante. Non solo perché Shoko parla con un quadro e annaffia le piante con tè corretto al rum… nelle pieghe della trama, nell’alternarsi delle voci narranti dei due protagonisti, la sensazione che scalfendo la superficie si nasconda una realtà diversa è sempre più evidente.
Con l’avanzare delle pagine, l’autrice apre ai lettori uno spazio domestico che si rivela molto meno convenzionale di quanto le apparenze lascerebbero supporre. Ed è Shoko, emotivamente instabile – come recita la cartella clinica nascosta sopra all’armadio – a squarciare il velo di ordinaria quotidianità della coppia: in parole povere, le cose stanno così. Una moglie alcolizzata e un marito gay. Complici, assolutamente. Mitsuki, gentile e premuroso, ha un amante, Kon, del quale Shoko non è affatto gelosa e che entra a far parte della loro vita in una maniera del tutto inusuale.
Equilibri instabili
I due giovani, conosciutisi attraverso un miai,(tradizionale incontro a scopo nuziale), si sono uniti in matrimonio per sentirsi finalmente parte integrante di un sistema che non vede di buon occhio gli omosessuali e che definisce le giovani donne non sposate come merce invenduta (urenokori).
Spinti dalle rispettive famiglie, Mitsuki e Shoko hanno deciso di costruire una vita insieme. La loro routine è fatta di piccoli gesti, di amore e di affetto, come le lenzuola stirate ogni sera, e di inevitabili litigi e momenti di sofferenza, durante i quali i due si danno conforto e coraggio.
Questo apparente equilibrio però viene improvvisamente rotto dalla realtà che entra prepotentemente nella loro vita matrimoniale. Ad una società con rigide regole, ad un conformismo ferreo al quale è necessario adeguarsi, Shoko e Mituski scelgono la propria affermazione e la libertà di espressione attraverso la costruzione di un rapporto “normale”, nel quale i ruoli sono apparentemente rispettati. Scelgono di fare parte del sistema e di cambiare le regole dal suo interno.
Stella Stellina, scritto in uno stile permeato da un’ ironia intelligente, lungi dall’essere un romanzo rosa, non è soltanto una storia d’amore inusuale e non convenzionale. È una finestra sul mondo interiore di due persone che cercano di sconfiggere la loro solitudine grazie ad un rapporto fuori dal comune, è uno scorcio sull’evoluzione del concetto di famiglia e di genere, ma è soprattutto la testimonianza che esistono tanti modi diversi di essere in due.
ROmanzi giapponesi consigliati
Un’estate con la strega dell’ovest di Kaho Nashiki
Kokoro (Il cuore delle cose) di Natsume Soseki
Letteratura giapponese, consigli