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Il mistero della donna tatuata di Takagi Akimistu

La donna tatuata romanzo giapponese

Nel 1948 Takagi Akimistu regalava al mondo una delle sue opere più importanti, Shisei satsujin jike, tradotta in Italia per la prima volta soltanto nel 2020 (Ed. Einaudi), con il titolo Il mistero della donna tatuata.

Takagi Akimistu, autore di spicco del noir giapponese, nacque in Giappone nel 1920. Dopo una laurea in ingegneria alla Todai di Tokyo decise di diventare uno scrittore, seguendo la profezia di un indovino che gli preconizzò un futuro brillante come autore di gialli e mystery. Il mistero della donna tatuata è l’opera che dà inizio alla serie di gialli classici che vede come personaggio principale Kamizu Kyosuke, detective dall’istinto inusuale e dall’intelligenza sopraffina, capace di risolvere anche i casi più intricati e complessi, come l’omicidio efferato della donna tatuata.

Il mistero della donna tatuata, romanzo di Takagi Akimitsu
Il mistero della donna tatuata, Einaudi

tatuaggi e ossessioni

Il romanzo ruota intorno al delitto perfetto: il cadavere di una donna viene ritrovato in una stanza chiusa dall’interno. Precisamente solo una parte del corpo, perché il torso è stato trafugato. La vittima, Kinue, era una donna dalla bellezza straordinaria e dal fascino ammaliante, con la pelle ricoperta da stupendi tatuaggi, un orochimaru – lo stregone con il serpente gigante – tatuato dal padre, Hori’yasu, abilissimo maestro dell’irezumi (tatuaggio in stile giapponese).

Il romanzo si apre con una dettagliata digressione sugli irezumi, presentati come forma d’arte alta e raffinata, ma allo stesso tempo simbolo di trasgressione, soprattutto se presenti nel corpo di una donna. E sono proprio i tatuaggi al centro di questa macabra vicenda. I personaggi sono ammaliati e ossessionati dalla pelle tatuata, che incute paura e risveglia antichi timori: il professore Hayakawa, coinvolto nelle indagini e ossessionato dagli irezumi, colleziona lembi di pelle umana tatuata e si occupa di un museo in cui vengono conservati i resti; anche Kenzo, che aiuterà nelle indagini il fratello, ispettore della polizia di Tokyo, è affascinato da Kinue, dal serpente che ricopre il suo corpo e che sembra stregarlo fin dal primo incontro con la donna.

Il mistero della donna tatuata

Come Kenzo, altri uomini sono stati sedotti dal corpo di Kinue, che lo esibisce senza vergogna, nonostante debba scontrarsi con il costante giudizio di chi ancora in Giappone lo ritenga una pratica che non si addice alle persone per bene. Ma non solo: l’orochimaru tatuato su Kinue è anche un presagio di malaugurio e una maledizione sembra aleggiare sull’intera vicenda.

Hori’yasu, il padre di Kinue, aveva dato “in dono” un tatuaggio agli altri due figli, un jiraiya e un tsunadehime. La sorella e il fratello di Kinue sono morti anni prima in guerra. Un segno che spinge Kinue, prima di morire, a temere per la propria vita. Infatti, le tre raffigurazioni si rifanno ad un’antica leggenda e rappresentano una tripla maledizione: “il serpente ingoia la rana, la rana ingoia la lumaca, la lumaca fa sciogliere il serpente”.

Le indagini si muovono su diversi binari, ogni pista sembra essere quella giusta, ma tutte condurranno ad un punto morto. Soltanto l’intervento di Kamizu Kyosuke porterà finalmente alla risoluzione del caso. Grazie alle sue intuizioni, Kyosuke riuscirà infatti a mettere insieme tutti i tasselli di questo complesso puzzle. Sullo sfondo la città di Tokyo, ancora in pezzi dopo la sconfitta della seconda guerra mondiale, dove si muovono come ombre nell’oscurità prostitute, tatuatori, assassini e uomini ossessionati da antiche credenze.

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