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Esploriamo Tokyo: Odaiba

odaiba

Bentornati al nostro appuntamento in esplorazione delle strade di Tokyo! Oggi esploriamo la zona, anzi, l’isola ultramoderna sulla baia della metropoli, di Odaiba, perfetta non solo per divertirsi al mare, ma anche per fare shopping e gite sull’acqua. Mi sto ovviamente riferendo all’isola artificiale di Tokyo: Odaiba, sempre accarezzata dalla brezza marina: centro di divertimenti dedicato sia ai più grandi che ai più piccini.

Ma vediamo insieme come è nata quest’isola e come mai si è trasformata fino a diventare un vero e proprio quartiere dello shopping e del divertimento

Gundam Gigante a Odaiba
Il Gundam gigante, diventato rapidamente una delle attrazioni principali di Odaiba!
STORIA del quartiere di Tokyo Odaiba

Il quartiere di Odaiba nasce verso la fine del periodo Edo (1603 – 1868), sotto lo Shogunato Tokugawa. Il progetto originale prevedeva la costruzione di undici piccole isole, per contrastare eventuali attacchi delle navi della flotta del Commodoro Perry. Di queste, ne vennero effettivamente costruite solamente sei. Non a caso Odaiba (お台場)  significa letteralmente “forte”. 

Solamente dopo quasi un secolo venne presa la decisione di unire queste isole, inaugurando uno spettacolare progetto di sviluppo dell’area che iniziò proprio con una massiccia opera di riempimento: da sei piccole isole si arrivò ad averne due di grandi dimensioni. Il progetto del governo era quello di trasformare le isole in un quartiere futuristico, sia residenziale che commerciale, durante gli anni ’80.

Odaiba dall'alto
Una meravigliosa fotografia aerea di Odaiba

Sfortunatamente il progetto subì un forte arresto nel 1991, con lo scoppio della bolla speculativa che lasciò Odaiba quasi del tutto vuota. Bisognerà aspettare la metà degli anni ’90 per vedere l’apertura di diversi hotel, centri commerciali e della linea ferroviaria sopraelevata Yurikamome, che porteranno l’area a riempirsi gradualmente di attività commerciali, fino a diventare la grande area di svago che è oggi.

Nonostante le battute d’arresto iniziali, negli anni successivi vennero edificati sontuosi progetti, tra i quali alcune delle creazioni architettoniche più audaci di Tokyo, come il Fuji TV Building, il Telecom Center e il Tokyo Big Sight (sede di prestigiose fiere quali ad esempio il Comiket a Tokyo). La zona, pianificata con standard moderni, permette all’isola artificiale di mantenere e preservare i suoi spazi verdi, favorendo il traffico pedonale grazie alla presenza di passerelle sopraelevate. La storia di Odaiba è molto interessante, vero? 

Ora invece vediamo insieme quali sono i luoghi da non perdere in questa emozionante isola artificiale! 

OEDO ONSEN MONOGATARI 

Uno dei luoghi da non perdere è sicuramente l’Oedo Onsen Monogatari: si tratta di un vero e proprio paradiso del benessere interamente in stile Edo, per immergersi nell’atmosfera dell’antica Tokyo e, nel contempo, usufruire degli innumerevoli trattamenti offerti da questa struttura. Dovete infatti sapere che, oltre alle onsen (eh già, si tratta di acque naturalmente calde che sgorgano direttamente dalla sorgente, che si trova ad una profondità di 1400 metri!) disponibili sia all’aperto che al coperto, in questo centro benessere è possibile godersi diversi tipi di massaggi rilassanti, trattamenti esfolianti, “fish therapy“, trattamenti estetici e tanto altro ancora. 

Ovviamente sono presenti anche dei punti di ristoro dove mangiare dell’ottimo street food (ramen, sushi, yakitori, udon…) ma si può anche provare l’autentica cucina kaiseki (ben più costosa), prenotando delle stanze tradizionali private!

TEAMLAB BORDERLESS

Per gli appassionati di arte contemporanea il TeamLab Borderless Digital Art Museum, presso il Mori Building è una tappa immancabile! Si tratta di un museo interattivo di arte digitale, creato dalla collaborazione dalla Mori Building Company e dal collettivo artistico teamLab, composto da una serie di artisti di fama internazionale.

Il museo è un grande spazio 3D composto da cinque mondi: Borderless World, teamLab Athletics Forest, Future Park, Future of Lamps e EN Tea House. I visitatori possono interagire con le installazioni, che cambiano aspetto. Non c’è inoltre alcun confine tra lo spettatore e l’opera d’arte, quindi vi sentirete come se foste diventati parte della mostra d’arte.

TeamLab Borderless a Odaiba
Una delle sale più celebri del TeamLab Borderless: Forest of Resonatig Lamps

Nel TeamLab Borderless l’arte, semplicemente stupefacente, supera la propria tela e si espande nella realtà circostante: spariscono i confini tra le opere d’arte e gli spettatori, offrendo la possibilità di diventare parte concreta dell’opera d’arte che ci circonda. Interagendo con l’arte stessa, le persone creano opere d’arte che non potranno mai più essere riprodotte – formando uno scenario dai caratteri eterei difficile da dimenticare. 

Alcuni visitatori finiscono per rimanere ore ed ore all’interno del museo, perdendo la concezione del tempo. La struttura vanta ben 10.000 metri quadrati di spazio, con 60 opere d’arte all’interno delle quali si è liberi di vagare come si vuole: si tratta di un mondo coinvolgente e, letteralmente, senza confini. Data la sua enorme popolarità è consigliato prenotare in anticipo i biglietti d’ingresso!

E anche oggi il nostro viaggio finisce qui, vi è piaciuta l’isola ultramoderna di Odaiba?

Non dimenticatevi di aggiungere i luoghi che abbiamo visitato insieme alle tappe del vostro futuro viaggio in Giappone!

Fonti per l’articolo Tokyo Odaiba

Sognando il Giappone; Odaiba di Alessandra Sanna
Japan Guide; Odaiba
Go Tokyo; Odaiba
Matcha; Odaiba Travel Guide di Naomy e tradotto da Hilary Keyes
Live Japan; 20 Best Things to Do in Odaiba

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