
A meno di due mesi dalla cerimonia d’inaugurazione dei Giochi olimpici estivi in Giappone, a Tokyo ancora non si è certi se avranno veramente luogo. Olimpiadi in Giappone: è molta l’incertezza, spinta anche dalla decisione del Governo giapponese di estendere lo stato di emergenza di tre settimane fino al 20 giugno, a un mese quindi dall’inizio delle Olimpiadi di Tokyo.
Le Olimpiadi in Giappone ci saranno?
Il Paese si trova nel mezzo della quarta ondata di contagi ed è la peggiore registrata dall’inizio della pandemia. La campagna di vaccinazione procede a rilento, gli eventi in preparazione dei Giochi previsti in questo periodo vengono cancellati o boicottati, e il percorso della torcia olimpica, nonostante le limitazioni al pubblico, è segnato da numerosi casi di positività.
A Tokyo ci sono state proteste contro l’organizzazione, mentre il Governo ha rinviato tutte le decisioni più importanti, a partire dalle aperture al pubblico. Gli eventi laterali però proseguono, così come i preparativi. L’impressione è che si arriverà alla conferma o meno dei Giochi in Giappone solo quando la nuova ondata inizierà a calare.

Una “variante olimpica”?
Pochi giorni fa, a lanciare un ulteriore grido d’allarme, è stato Naoto Ueyama, direttore dell’Unione dei medici Giapponesi che, nel corso di una conferenza al club della stampa estera, ha paventato la nascita di quello che ha definito “il ceppo Olimpico”. Secondo l’ordine dei medici nipponico, lo svolgimento dei giochi Olimpici potrebbe portare allo sviluppo di un nuovo ceppo di Covid-19. “Tutti i diversi ceppi del virus potrebbero essere concentrati e raccolti qui a Tokyo” ha dichiarato il medico e “non possiamo quindi escludere la possibilità che un nuovo ceppo del virus possa nascere dopo le Olimpiadi”.
Una prospettiva infausta che, secondo Ueyama, “si tradurrebbe in un’enorme tragedia, in un evento che sarebbe oggetto di critiche anche per i prossimi 100 anni” oltre che “un atto irresponsabile nel confronto degli atleti stessi”.
La posizione del sindacato dei medici nipponici riflette in gran parte la volontà dell’opinione pubblica, preoccupata da un possibile sovraffollamento delle strutture sanitarie, già in fase di sofferenza.
crescita del dissenso
Da tempo lo svolgimento dei Giochi è fonte di acceso dibattito tra la popolazione giapponese, rappresentata da alcuni gruppi di attivisti, come il comitato Stop Tokyo Olympics e il Governo nipponico, supportato dal Comitato Olimpico e Paraolimpico.
Le istituzioni continuano a difendere la scelta di far svolgere, in sicurezza, le varie discipline olimpiche. Assicurano che i giochi si terranno “grazie alle rigide misure di prevenzione del virus”. Ma la situazione interna non fa ben sperare: sebbene nelle ultime due settimane i casi siano in flessione, gli ultimi bollettini fanno ancora registrare oltre 4500 nuovi contagi giornalieri.
A preoccupare l’opinione pubblica è anche la lentissima campagna vaccinale, che vede il Giappone come uno dei paesi più in affanno nelle somministrazioni: poco più del 5% della popolazione ha ricevuto la prima dose e solo il 2,4% ha completato il ciclo vaccinale.
la lenta campagna vaccinale
Va detto innanzitutto che la campagna di vaccinazioni è iniziata con notevole ritardo in Giappone, rispetto agli altri Paesi. Il vaccino di Pfizer-BioNTech è stato approvato solo a metà febbraio dalle autorità sanitarie locali, e all’inizio è stato somministrato esclusivamente al personale sanitario. Le vaccinazioni delle persone con più di 65 anni sono iniziate invece a metà aprile. I vaccini di AstraZeneca e Moderna sono stati approvati il 21 Maggio.

Il motivo principale di questi rallentamenti è dovuto principalmente alla grande cautela delle autorità giapponesi, le quali testano ogni tipo di vaccino, anche dopo che le case farmaceutiche hanno concluso tutte le loro fasi di sperimentazione.
Basti pensare che per il vaccino di Pfizer-BioNTech aveva concluso i suoi test a novembre ottenendo l’approvazione delle autorità sanitarie di altri Paesi. Nonostante il vaccino fosse stato testato su circa 44.000 persone di sei Paesi, tra cui circa 2.000 persone di paesi asiatici, il Giappone ha voluto effettuare nuovi test su 160 giapponesi.
Questa decisione è stata criticata da molti, secondo cui un campione così piccolo non sarebbe servito a dare maggiori dati sulla sicurezza del vaccino, e avrebbe causato solo ritardi.
La stessa cosa è successa con i vaccini di Moderna e AstraZeneca. Secondo Associated Press, i ritardi possono essere parzialmente spiegati dal fatto che la popolazione giapponese è storicamente restia all’utilizzo di medicinali prodotti da aziende farmaceutiche straniere. Inoltre, negli ultimi trent’anni, i giapponesi sono diventati piuttosto scettici nei confronti dei vaccini in generale.
Segnali di ottimismo?
La vaccinazione di massa è quindi il punto focale per lo svolgimento delle Olimpiadi, anche perché il Giappone vanta la più alta percentuale al mondo di persone con più di 65 anni (il 28 %). Varie iniziative sono in atto per sensibilizzare la popolazione, ad esempio lunedì 24 maggio, nel quartiere Sumida di Tokyo, è stata organizzata una giornata di vaccinazioni nel Ryogoku Kokugikan, grande impianto sportivo utilizzato solitamente per gli incontri di sumo. Le vaccinazioni erano abbinate a una lotteria con in palio vari premi legati al sumo.
Ad aiutare la campagna vaccinale, ed anche l’ottimismo, ci ha pensato anche l’Unione Europea, che ha deciso di esportare in Giappone più di 100 milioni di dosi di vaccino. Questi vaccini, prodotti dall’UE, dovrebbero rendere immune oltre il 40% della popolazione, con forti effetti sulla curva virale nelle fasce deboli della popolazione.
“Sosteniamo lo svolgimento dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020, come simbolo dell’unità globale nella sconfitta del COVID-19. Non vediamo l’ora di poterli vedere.”
Ursula von der Leyen
La speranza è che si possano così ridurre al più presto i contagi interni e che la fiaccola olimpica possa splendere, almeno per gli atleti.
Fonti
“EXPLAINER: Why Japan has been slow to roll out vaccinations”, Mari Yamaguchi, AP News, 2021
“Olimpiadi Tokyo 2021, troppi contagi per essere sicuri: l’ultima parola spetta al CIO”, Anna Oboymova, Sputnik News, 2021
Animeclick: Tokyo 2020: l’Europa autorizza 100 milioni di vaccini per salvare le Olimpiadi, di Hachi 194
Il Giappone tra Olimpiadi e vaccini