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I canoni di bellezza del Sol Levante, ieri e oggi

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L’estetica giapponese non finisce mai di incantare. La bellezza in Giappone è infatti l’espressione di un’armonia profonda, legata a precise concezioni filosofico-religiose e alla visione del mondo che ne deriva. La bellezza e il desiderio di perfezione nella cultura giapponese si legano alla transitorietà, all’accettazione di un destino che porterà tutto inevitabilmente a svanire. Tuttavia, proprio da questa consapevolezza nasce la volontà di esprimere il bello e sua la fugacità in tutto il suo splendore, attraverso una serie di precisi riti.

È impossibile pensare la bellezza giapponese senza legarla ad una precisa ritualità. Questo non riguarda solo le arti figurative e un insieme di cerimonie di carattere prettamente religioso, ma tutta la vita umana nella sua interezza. La bellezza umana non fa eccezione.

Gli ideali di bellezza giapponese sono mutati nel corso della storia, in linea con i cambiamenti sociali che il Giappone ha affrontato nei secoli. Se pensiamo all’ideale di bellezza tradizionale femminile del Sol Levanti tutti abbiamo in mente la figura della geisha. Il suo aspetto è improntato interamente alla grazia e alla perfezione formale. Seguendo un rito secolare la geisha indossa il suo kimono, stende sul suo viso una cera profumata e un fondotinta bianco chiamato Oshiroi, una mistura di polvere di riso e acqua. Lascia dietro al collo due spicchi di pelle nuda che formano una “V”, il collo è da sempre considerato in Giappone una parte estremamente seducente del corpo femminile. Il trucco nero definisce gli occhi e il colore rosso alcuni tratti dello sguardo e delle labbra. Non diversamente, anche la bellezza tradizionale maschile segue precisi codici estremamente raffinati, come nel caso di quello che un tempo era ilsamurai.

Occidentalizzazione della bellezza giapponese

La società giapponese, a partire dal Dopoguerra, ha profondamente rielaborato i suoi ideali di bellezza, manifestando una profonda occidentalizzazione del canone estetico. Negli ultimi decenni il mondo dello spettacolo ha lanciato numerosi attori, modelli e idol, capaci di influenzare in modo profondissimo non solo l’idea di bellezza, ma anche gli usi, i costumi e i consumi delle masse, soprattutto dei giovanissimi. Alcuni di questi idol hanno ottenuto fama a livello mondiale e si sono dedicati a molte altre attività, come la modella Yuiko Matsukawa, dal 2015 ambasciatrice del poker in Giappone e nel mondo. La modella giapponese Mori Riyo è stata eletta Miss Universo nel 2007. La bellissima ballerina Cai e le Tokyo Dolores hanno ammaliato col loro fascino tutti i festival di cui sono state ospiti.

Tuttavia, nonostante questo marcato processo di occidentalizzazione dei canoni di bellezza giapponesi, si nota che nella cultura nipponica restano delle unicità non trascurabili. Osservando alcune delle donne che sono considerate tra le belle del Giappone, come ad esempio Meisa Kuroki, Toda Erika, Yui Aragaki, Meisa, Kitagawa Keiko o Mirei Kiritani, notiamo che ancora oggi c’è un approccio molto diverso alla bellezza tra l’Occidente e il Giappone. La bellezza occidentale agli occhi giapponesi risulta spesso eccessiva nel trucco e nell’abbigliamento, troppo provocante. La bellezza femminile tipicamente giapponese si esprime negli ideali di modestia e di grazia. Una donna giapponese che vuole distinguersi per eleganza eviterà quindi un trucco troppo marcato e abiti che evidenziano in modo troppo sfacciato le sue forme. Allo stesso tempo, anche la bellezza maschile si focalizza molto sull’eleganza e l’armonia delle forme e dei modi, piuttosto che sull’esibizione di una virilità concepita secondo gli standard occidentali.  

bellezza del Sol Levante

Per quanto riguarda l’aspetto fisico, in Giappone come in molti altri paesi asiatici, la pelle ha un ruolo di primaria importanza. Sono pochissimi i giapponesi che prendono il sole. L’abbronzatura è considerata, infatti, ancora oggi il segno di occupazioni lavorative pesanti che si svolgono sotto al sole. Il candore della pelle è indice di alta appartenenza sociale, nonché di cura della propria persona. I giapponesi sono quindi soliti utilizzare creme con filtri solari in ogni periodo dell’anno. Quello della skincare quotidiana è un rito immancabile, evitare macchi e rughe è una priorità assoluta.

Generalmente in Giappone sono considerati belli i visi ovali, con un piccolo mento rotondo e gli zigomi alti. I capelli devono essere lucenti, la bocca piccola e graziosa. Sebbene i giapponesi abbiano tendenzialmente nasi schiacciati e larghi, nel paese del Sol Levante si prediligono nasi sottili e “alti”, i nasi “alla francese”. Negli ultimi anni in Giappone è affermato un fiorente mercato della chirurgia estetica per correggere i lineamenti viso. Molta attenzione è rivolta anche alla forma dell’occhio. L’occhio orientale ha una particolare conformazione, molto caratteristica, la sua palpebra superiore è priva di piega. Non di rado alcuni giapponesi ricorrono al bisturi per modificarne la forma.