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L’incidente Aum e Asahara Shoko

La setta Aum e Asahara Shoko

Con l’espressione “incidente Aum” ci si riferisce all’attacco terroristico alla metropolitana di Tokyo da parte dell’organizzazione religiosa Aum Shinkrikyo avvenuto il 20 marzo 1995. Per poter capire cosa spinse questa nota associazione religiosa a compiere un gesto simile bisogna concentrarsi sulla figura del leader di Aum: Asahara Shoko.

Vita del fondatore di Aum: Asahara Shoko

Matsumoto Chizuo nasce in una famiglia molto numerosa e povera e soffre di gravi disabilità visive. Infatti, da un occhio non riusciva a vedere e aveva una visibilità del 30% nell’altro. A causa di questi fattori fu fortemente discriminato ed è questa la probabile causa della sua avversione e della sua rabbia nei confronti della società giapponese. A causa dei suoi problemi di vista venne mandato in una scuola speciale per persone con disturbi visivi. Subito dopo il diploma, nel 1977, si trasferì a Tokyo con la speranza di entrare all’Università di Tokyo, ma fallì il test d’ammissione. Anche questo rappresentò un momento di scontro contro la società, da cui egli si sentiva profondamente rifiutato.

Il percorso religioso

Fra il 1980 e il 1984, diventa un membro di Angoshu 阿含宗, un nuovo movimento religioso fondato durante la fine degli anni settanta del Novecento da Kiriyama Seiyu. Gli insegnamenti appresi in Agonshu furono di fondamentale importanza per il movimento creato successivamente da Asahara, ovvero Aum Shinrikyo. Nel 1986, egli si reca in India per delle pratiche religiose e durante quel viaggio afferma di aver raggiunto l’illuminazione. L’anno dopo, nel 1987, incontra il quattordicesimo Dalai Lama (Tenzin Gyatso) che gli avrebbe detto, stando ad Asahara, che egli è stato mandato dal Dalai Lama per far rivivere il Buddhismo in Giappone.

Da questo momento, il leader abbandona il suo nome di nascita, Matsumoto Chizuo, assumendo il nome buddhista “Asahara Shoko”, che simboleggia il suo status di insegnante illuminato. Il cambio di nome rappresenta anche un atto tramite cui il leader rifiuta la sua famiglia. L’idea di “rifiuto” è fondamentale per riuscire a capire non solo la complicata personalità di Asahara, ma anche lo sviluppo del movimento. Una figura molto importante è rappresentata dagli shukkesha 出家者 (lett. coloro che lasciano casa). Essi abbandonano il lavoro, la famiglia, lo studio, rifiutando tutti i loro legami con la società. Secondo i membri del gruppo, Asahara aveva una doppia personalità: leader carismatico e padre affettuoso ma allo stesso momento violento e aggressivo se criticato.

Asahara Shoko leader religioso di Aum
Asahara Shoko sulla copertina di Time

Storia del movimento

Il movimento venne fondato nel 1984 e nacque come piccolo centro yoga sotto il nome di Oumu Shinsen no Kai オウム神仙の会 per poi trasformarsi, nel 1987, dopo l’incontro con il Dalai Lama, in una complessa organizzazione religiosa influenzata dagli insegnamenti del buddhismo Mahayana e quello tibetano mescolati a pensieri millenaristici che premonivano imminenti eventi catastrofici. Inizialmente il movimento si presentava come molto aperto nei confronti della società, infatti il leader pensava che, quando avrebbe avuto luogo la catastrofe che egli aveva profetizzato, essa potesse essere salvata. Affinché questa salvezza potesse essere raggiunta, Asahara invitava tutti ad abbracciare il movimento. Tuttavia, esso non ha avuto l’ampio seguito che lui si aspettava.

Cambio di rotta

In un secondo momento, ebbero luogo degli eventi che portarono il movimento a modificarsi. Ad esempio, il fallimento del partito politico fondato dal movimento (Shinrito) alle elezioni alla Camera Bassa, le critiche da parte dei mass media e dei problemi con i cittadini che vivevano nei pressi delle comunità di Aum. Cresce, così, una sensazione di rifiuto e persecuzione da parte della società, che da quel momento inizia ad essere vista come un nemico. Asahara comprende così che non si può convertire tutti, e quindi solo i membri del movimento si possono salvare dall’Apocalisse attraverso pratiche ascetiche sempre più estreme e rigorose.

La violenza del movimento

Nel 1988 il movimento iniziò a mostrare il suo lato più violento. Infatti, in quell’anno vi furono due morti: quella di un membro a seguito di pratiche ascetiche estreme e quella di un adepto che ne fu testimone. Egli venne ucciso per evitare che la notizia trapelasse al di fuori del movimento. In questo periodo, a seguito della notevole preoccupazione delle famiglie degli shukkesha, ovvero “i rinuncianti”, nei confronti dell’organizzazione, si sviluppò un movimento anti-Aum. In questo movimento era coinvolto anche l’avvocato Sakamoto Tsutsumi, che aveva iniziato a svolgere delle indagini per conto delle famiglie che seguiva. Nel 1989 l’avvocato e la sua famiglia scompaiono. Questo avvenimento è oggi conosciuto con il nome di “incidente Sakamoto” e rappresentò un momento fondamentale per trasformazione di Aum Shinrikyo in un gruppo violento e pericoloso.

Fondamenti teorici della violenza

Queste morti verranno giustificate da Asahara tramite il concetto buddhista poa e quello della lotta spirituale del bene contro il male. Il poa è un concetto proveniente dal Buddhismo tibetano e si riferisce ad un rito praticato ai defunti per salvare le loro anime. Questa pratica venne dunque rivisitata e modificata da Asahara per giustificare le morti da egli causate. Infatti, secondo i membri, se il guru ordinava di uccidere una persona, significava che stava facendo di tutto pur di salvare la sua anima dal karma negativo che egli ha accumulato durante la sua vita.

Nei suoi sermoni, nelle sue pubblicazioni e in tutte le sue apparizioni pubbliche, Asahara presentava la società come un’entità malvagia che rifiutava il movimento, preannunciava l’arrivo dell’Armageddon e credeva nel raggiungimento della salvezza solo per i veri credenti. Il messaggio di Asahara si era trasformato, così, da un messaggio di salvezza ad uno di distruzione. I membri erano spinti a praticare rituali sempre più estremi per poter raggiungere la salvezza spirituale. Venivano eseguite pratiche violente anche nei confronti del corpo, considerato un’entità impura che necessitava di essere purificata con l’austerità.

Conseguenze estreme

A partire dagli anni novanta del Novecento, continuano ad aumentare gli incidenti e gli scandali che coinvolgono Aum. I vicini lamentavano di cattivi e strani odori provenienti dai palazzi di Aum Shinrikyo, mentre il gruppo si giustificava affermando di essere sotto attacco da qualcuno che tentava di avvelenarli. Nel giugno del 1994, a Matsumoto, nella Prefettura di Nagano, sette persone morirono per un attacco con il gas sarin.

L’attacco alla metropolitana

Successivamente, il 20 Marzo 1995 tra le 7:50 e le 8:10, cinque membri di Aum Shinrikyo si introdussero nella metropolitana di Tokyo come normali passeggeri, mischiandosi tra i pendolari, portando il gas sarin in forma liquida contenuto in sacchetti di plastica avvolti da giornali. Giunti in alcune stazioni prestabilite, lasciarono i sacchetti sul pavimento dei vagoni e delle stazioni e li forarono con la punta di alcuni ombrelli che avevano con loro. Mentre i cinque membri lasciavano la metropolitana, venendo attesi da alcuni complici con i quali si sarebbero allontanati in automobile, il liquido velenoso fuoriusciva dai sacchetti, evaporava e causava l’intossicazione dei passeggeri.

Ciò provocò 13 morti e migliaia di feriti. Due giorni dopo, dei poliziotti armati irruppero nelle comuni di Aum, dove vennero arrestati i membri. Iniziate le indagini, scoprirono che tanti membri interni al movimento erano morti o dispersi e molti altri non sapevano che fosse stato Aum ad aver compiuto il crimine, smentendo così le affermazioni dei media, definendola un attacco al movimento. Molti membri del gruppo si sono dissociati da questo atto di grande violenza e hanno lasciato il movimento.

Libri su Aum e Asakawa
Molta la letteratura che ha cercato di spiegare la setta di Aum e Asahara Shoko

Post Aum

A seguito di questo evento, le comuni di Aum vennero smantellate e al movimento venne rimosso lo status di organizzazione religiosa riconosciuta dallo Stato. Negli anni 2000 viene creato un nuovo movimento, Aleph e nel 2007 ne venne fondato un altro: Hikari no wa. Entrambi i movimenti sono stati fondati da membri di Aum che, tuttavia, affermano di non essere collegati in nessun modo ad Asahara e alle violenze di Aum. Ciononostante, vengono tenuti sotto controllo dalla polizia.

L’attacco alla metropolitana di Tokyo segna una grande frattura nella sfera religiosa e sociale giapponese e da quel momento ci si inizia a chiedere quale sia il ruolo della religione in Giappone. Dai questionari emerge che la religione, dopo il 1995, viene vista in maniera negativa, come qualcosa di potenzialmente pericoloso. Si diffonde una sensazione generale di paura che un evento del genere possa riaccadere. Nelle settimane successive all’attacco, tutti parlano di Aum, che riempie le prime pagine di giornali e riviste. Aumentano inoltre i programmi televisivi sulla pericolosità delle nuove religioni, che vengono definite come “sette” in senso dispregiativo e negativo. Nel 2011, con la condanna a morte di Endo Seiichi, terminano tutti i processi nei confronti dei membri di Aum, consentendo così al Paese di entrare nell’era post Aum.

Fonti per L’incidente Aum e Asahara Shoko

Baffelli Erica, “Aum Shinrikyo”, in Lukas Pokorny e Franz Winter (a cura di), Handbook of East Asian New Religious Movements, Leiden, Brill, 2018, pp.193-210.
 Baffelli Erica, Reader Ian, “Editors’ Introduction. Impact and Ramifications: The Aftermath of the Aum Affair in the Japanese Religious Context”, Japanese Journal of Religious Studies, 39 (1), 2012, pp. 1-28.
Giappone, giustiziati sette responsabili dell’attentato al sarin del 1995 – la Repubblica

Shinbutsu shugo: sincretismo fra buddhismo e shintoismo in Giappone di Giorgia Michela Pizzo

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