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Il kyudo: tiro con l’arco giapponese

Se siete appassionati di manga e anime non vi sarà di certo sfuggito che, quando si parla di club e attività extrascolastiche, il club del tiro con l’arco pare essere una costante nelle scuole giapponesi. Ma vi siete mai soffermati a pensare a questa pratica? Sapevate, ad esempio, che il suo nome specifico è “kyudo”? Oggi impareremo insieme tante nuove informazioni su questa affascinante attività sportiva giapponese!

Cos’è il Kyudo?

Il kyudo (弓道), la Via dell’Arco tradizionale giapponese, è un’arte che si sviluppa intorno a tre strumenti fondamentali: l’arco, la freccia, il bersaglio. É un sistema contemporaneamente semplice e complesso, una vera e propria concezione del mondo e della vita che si basa sull’atto primordiale con cui l’uomo scaglia una freccia destinata a colpire un bersaglio in lontananza.

Tsurune, anime della Kyoto Animation
Tsurune, una serie anime che parla di un gruppo di ragazzi che praticano il Kyudo, il tiro con l’arco giapponese!

Nel kyudo tradizionale il tiro della freccia non è una semplice azione compiuta dalle mani che tendono l’arco e scoccano la freccia, piuttosto, il tiro viene vissuto come esperienza totale dell’essere umano. Il bersaglio, immobile e imperturbabile, può essere colpito o mancato. Il tiro può andare a buon fine o può fallire. Solo praticando, assaporando e apprezzando quest’arte, freccia dopo freccia, con continuo interesse, è possibile comprendere l’essenza di questa antica pratica.

Dovete sapere che l’arco utilizzato nel kyudo non presenta alcun dispositivo di mira. Per mirare infatti ci si basa unicamente sulla propria postura, ed è facile venire influenzati da fattori interni o esterni; è sufficiente una lieve agitazione interiore per compromettere la tecnica dell’arciere!

L’efficacia del tiro della freccia dipende quindi non solo dalla tecnica, ma anche dall’attitudine e dalla condizione della mente di colui che l’ha scoccata. In altre parole, non si tratta di modificare lo strumento con cui si tira, ma di modificare lo spirito di chi la tira…

Proprio per questo il Kyudo diventa anche una preziosa opportunità per conoscere, migliorare ed affinare se stessi.

LA META SUPREMA DEL KYUDO

Shin – Zen – Bi: in queste tre parole si condensa il fine più alto del Kyudo, ciò a cui deve aspirare ciascun praticante, dal principiante al maestro.

Shin – Verità

La relazione tra kyudo e verità sta nel fatto che nel tiro si rivela non solo l’abilità, ma anche la condizione in cui si trova l’arciere. L’arco aperto correttamente, il rilascio naturale e la stabilità dell’arciere faranno volare la freccia tesa verso il bersaglio. É la verità del tiro. La Verità non può essere ingannata e la freccia vola diritta verso il bersaglio. Questa sua caratteristica rende questa pratica simile alla natura dello specchio, che riflette e mostra ciò che si trova dinanzi a lui.

L’arciere, quindi, grazie a questo strumento di conoscenza di se stesso ha la possibilità di cercare la verità del tiro senza inganni e illusioni – e non è un caso che la parola kyudo, “Via dell’Arco”, possa interpretarsi anche come “Via della Ricerca”.

Freccia ha centrato il bersaglio

Zen – Virtù

Con il termine zen – da non confondere con l’omonima dottrina buddhista – si esprime la summa dei valori etici e morali del kyudo. Tra gli obiettivi del kyudo vi è infatti quello di formare una persona matura, dignitosa e stabile, capace di autocontrollo e calma dinanzi alle circostanze della vita quotidiana. Virtù quali la Benevolenza, la Saggezza e il Coraggio, coltivate negli anni di pratica, esprimono la natura del kunshi, il “vero gentiluomo” di ascendenza confuciana, la cui condizione interiore è definita con il termine heijoshin, la “mente ordinaria”, ovvero uno stato naturale di stabilità della mente. Tale stato di calma ed equilibrio viene intimamente connesso, nella fase di massima apertura dell’arco (kai), all’espansione dell’energia dell’arciere, la quale condurrà a un rilascio (hanare) naturale, non provocato, in cui consiste il massimo pregio del kyudo.

Frecce

Bi – Bellezza

Se ci interroghiamo sulla bellezza celata nel kyudo, possiamo facilmente comprendere che questa risiede nella stupenda forma allungata e asimmetrica dello yumi, l’arco giapponese, nonché nelle frecce e nell’abbigliamento tradizionale. La massima espressione di bellezza, si manifesta nel tiro cerimoniale (sharei), nel quale la solennità del portamento degli arcieri, il susseguirsi delle azioni e l’attitudine calma e composta che accompagna lo svolgersi ritmico dei movimenti suscitano un profondo senso estetico in colui che vi assiste. 

Come avrete intuito, lo scopo del kyudo giapponese non è solo gareggiare, bensì coltivare la mente ed il corpo come strumento per conseguire l’autoperfezionamento

Arco Giapponese
Un arco giapponese in tensione, in tutta la sua bellezza

Dal Giappone, suo luogo di nascita, il Kyudo si è diffuso ovunque fino a divenire universale e universalmente conosciuto, si tratta di un evento molto gratificante che giustifica un ulteriore sviluppo di questa tradizione

FONTI per Kyudo Tiro con l’Arco Giapponese

Kyudo; What is Kyudo?
Official Website International Kyudo Federation; About Kyudo
Sito della A.I.K. Associazione Italiana per il Kyudo; Il Kyudo
Accademia Romana Placido Procesi; Kyudo: La Via dell’Arco Tradizionale Giapponese

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