Scroll Top

L’arte Hakuho: la triade dei buddha Amida e Yakushi

Horyuji copertina

Il periodo Hakuho (⽩鳳時代), o periodo della fenice bianca, è un periodo della storia giapponese facente parte degli shinengo (私年号), un sistema di ere non ufficiale usato per indicare il regno di alcuni imperatori. Esso andò dal 673 al 686 e coincise con il regno dell’Imperatore Tenmu (天武天皇), durante il quale il Buddhismo ebbe notevole sviluppo e vari templi vennero edificati. È proprio in questi templi che oggi si conservano alcuni dei più bei capolavori di arte buddhista del periodo pre-Nara, la triade del buddha Amida e quella del buddha Yakushi: vediamole!

LA PITTURA HAKUHo E LA TRIADE DI AMIDA

La triade di Amida
La triade del buddha Amida; si ringrazia la Tesoreria dello Horyuji

All’interno del tempio Horyuji (法隆寺) di Nara erano conservate alcune pitture risalenti al periodo Hakuho che ritraevano quattro buddha; ciascuno era associato a una direzione cardinale e rappresentato all’interno del proprio paradiso: Amida (阿弥陀仏) per l’ovest, Ashuku (阿閦仏) per l’est, Fukujoju (不空成就仏) per il nord e Hosho (宝⽣ 如来) per il sud. Le immagini dei suddetti buddha erano accompagnate da dei pannelli più stretti che raffiguravano dei bodhisattva che li fiancheggiavano.

Il pannello rappresentante ciascuno dei buddha si sarebbe dovuto trovare in corrispondenza della direzione cardinale rappresentata dal Buddha in questione. Tuttavia, a causa della presenza della porta di ingresso al kondo, le immagini apparivano spostate rispetto alla corretta posizione. Ciò ha tra l’altro causato delle discussioni tra gli studiosi sulla corretta identificazione dei vari buddha. Purtroppo, a causa di un incendio avvenuto nel 1949, la maggior parte delle pitture sopracitate sono ora troppo annerite per essere riconosciute appropriatamente. Una di quelle che si sono salvate dalle fiamme in maniera accettabile è la triade del buddha Amida nel paradiso dell’ovest, la cui identificazione è anche agevole e accertata per alcuni elementi specifici.

Amida è qui rappresentato assiso su un trono ingioiellato con lo schienale alto; è accompagnato da due bodhisattva, figure che hanno aiutato nel riconoscimento dell’Illuminato in questione. In particolar modo, uno dei due è Kannon (観⾳菩薩), colui che nella cosmologia buddhista viene identificato come bodhisattva della compassione e emanazione diretta del Buddha Amida. Un tratto distintivo della sua figura è la presenza della corona, decorata con un’immagine in miniatura di un Amida assiso. Kannon si trova a sinistra del Buddha, mentre a destra compare Seishi (⼤勢⾄菩薩), il quale accompagna sovente Kannon in questo tipo di iconografia.

la tecnica

La tecnica usata per la realizzazione di questo dipinto murale è particolare e complessa; essa prevedeva che i vari strati di intonaco, sempre più leggeri, venissero applicati lasciando prima asciugare quelli precedenti. Si proseguiva poi praticando dei piccoli fori sul disegno preparatorio dell’opera, che veniva quindi posto sul pannello murale e della polvere colorata veniva premuta nel buchi. Si applicavano infine i pigmenti per la colorazione sulla parete asciutta.

Alcune considerazioni vanno fatte sulla tecnica artistica impiegata. Innanzitutto vediamo che le linee di contorno dei corpi vennero qui realizzate usando il colore rosso invece di quello nero e seguendo la tecnica del “fil di ferro”, che prevedeva il tracciamento di linee della medesima ampiezza e prive di ricchezza calligrafica. Notevole è anche l’influsso dell’arte indiana, in particolar modo nelle figure dei bodhisattva e nella ricchezza della decorazione, piena di gioielli. Si noti infine la grande naturalezza delle figure e il loro realismo, alquanto visibile nella piega dei fianchi, che fa chiaro riferimento alla pittura cinese di secoli VII e VIII.

LA SCULTURA HAKUHŌ E LA TRIADE DI YAKUSHI

La triade di Hakushi
La triade del buddha Yakushi; si ringrazia lo Yakushiji

La triade del buddha Yakushi è una scultura risalente sempre al tardo VII secolo, realizzata in bronzo e alta ben 254 cm. Essa rappresenta il Buddha Yakushi (薬師⼤ 仏), buddha della medicina; lo accompagnano i due bodhisattva rappresentanti il Sole e la Luna, ossia Nikko (⽇光菩薩) e Gakkō (⽉光菩薩), che spesso si trovano vicino al Buddha Yakushi. Il Buddha si trova qui assiso su un piedistallo decorato con le mani nella posizione del Vitarkamudra, o mudra dell’insegnamento, mentre il suo corpo è ricoperto da una leggera veste cadente, che con le sue morbide e delicate pieghe ricopre anche parte del piedistallo. Osservando la testa di Yakushi possiamo subito riconoscere due caratteristici shogo, ossia i segni dell’illuminazione del Buddha: i riccioli a lumachella e il nikkei (⾁髻), la protuberanza sopra la sua testa.

Sia il Buddha Yakushi sia i due bodhisattva che lo accompagnano sono circondati da un’aureola dorata. Le aureole furono ricreate in periodo Edo sulla base di quelle originali danneggiate a causa di numerosi fattori quali terremoti e incendi. Su di essa troviamo, oltre a un delicato e sinuoso motivo decorativo, le rappresentazioni dei sette buddha del passato, che precedettero nell’Illuminazione il Buddha Shaka.

Proprio l’elemento dell’aureola dorata risulta qui quantomai interessante, poiché crea un forte contrasto con i corpi delle tre figure. Essi vennero realizzati in bronzo, che però si rivelò ricco di arsenico e stagno; col tempo lo stagno ossidò, dando alle sculture la caratteristica colorazione nera. Da notare anche qui la naturalezza delle pose dei due bodhisattva, che si posano elegantemente sui fianchi, naturalezza che chiarisce bene come la scultura del periodo fosse finalmente entrata in sintonia con quella della Cina Tang. La Triade di Yakushi si trova oggi allo Yakushiji (薬師寺) di Nara.

fonti

P. Mason, D. Dinwiddie (Revised by), History of Japanese Art, Pearson Education Inc, Upper Saddle River, New Jersey, USA, 1993

Post Correlati