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Alcune applicazioni per approcciare al giapponese

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Oltre a ricoprire un fascino tutto particolare, la lingua giapponese si conferma come uno degli idiomi per cui è in crescita la richiesta di traduzioni, interpreti, ed esperti del settore. Non a caso sono numerose le applicazioni che permettono di iniziare un percorso didattico per conoscere meglio la lingua del Sol Levante. Facciamo una panoramica dei migliori strumenti per avvicinarci a questa meravigliosa lingua, e di conseguenza anche alla cultura della terra dei samurai. 

Duolingo, JA Sensei e Hiragana Quest

Applicazioni che ci supportano, che ci informano di sport, cronaca e tecnologia; ma ancora altre che ci dilettano con giochi della tradizione come Scopa e Tressette o giochi d’azzardo, con tavoli di Poker, Baccarat e Blackjack disponibili nelle app dei casinò online come quelle recensite da Casinos.it; ed altre ancora che tengono allenata la mente con test di logica, rebus, problemi matematici e quiz come La Settimana Enigmistica, anch’essa passata da cartaceo a digitale in pochi anni. Tante sono però anche le app che “insegnano”: lo smartphone è diventato uno strumento tramite il quale possiamo imparare a suonare uno strumento, seguire la ricetta per un dolce, o far nostra una nuova lingua. 

L’affascinante idioma giapponese non sfugge ovviamente a questa dinamica, e trova nelle innumerevoli applicazioni mobili la giusta dimensione fra studio, impegno e flessibilità. Duolingo è forse l’applicazione mobile per le lingue più di tendenza in questo momento, e rappresenta un riferimento internazionale in particolare per l’inglese e il francese. Disponibile sia per iOS che per Android vanta oltre 100 milioni di download in tutto il mondo. C’è ovviamente anche il giapponese e c’è ovviamente la possibilità di intraprendere il proprio personale percorso in maniera gratuita, così come la possibilità di fare l’upgrade a pagamento. Il problema? Il corso è ad oggi soltanto per parlanti inglesi e non italiani, ma sappiamo la forza economica di Duolingo e ben presto ci aspettiamo che appaia l’italiano fra le opzioni. 

Innanzitutto è importante dire che esistono anche degli strumenti completamente gratuiti per formarsi e imparare il giapponese ed è giusto considerare queste risorse inizialmente prima di sottoscrivere un abbonamento o pagare un’iscrizione a un corso. Un’applicazione molto apprezzata tanto da avere oltre 10 mila installazioni è Hiragana Quest, strumento che ci insegna principalmente l’alfabeto giapponese, ma non solo. Dalle recensioni e dal punteggio visibile nella sezione del download dal Play Store, Hiragana Quest sembra soddisfare e non poco i propri utenti, anche quelli iOS, che dicono di aver raggiunto risultati importanti in pochi mesi. Da menzionare anche JA Sensei, che fa registrare oltre un milione di “seguaci”. L’applicazione è a pagamento, consta di 34 lezioni per apprendere grammatica e lessico, e si può scegliere fra tre livelli di corso: facile, medio e difficile. Fra i punti di forza c’è sicuramente il prezzo che garantisce un accesso illimitato a innumerevoli risorse online e off-line, la nota negativa è la mancanza dell’applicazione per iOS. 

Imiwa, Japanese app, iJishonario e Anki

Imiwa, come confermano le recensioni fatte dagli utenti sullo Store Apple all’indirizzo imiwa-japanese-dictionary.appstor.io/, è forse una delle app gratuite più conosciute e amate per chi si avvicina alla lingua giapponese. Gli utenti di Imiwa, di cui oltre duemila e cinquecento hanno rilasciato una recensione per iOS, raccontano di un ottimo supporto quando si studia giapponese definendola più di un semplice dizionario, ma riconoscono anche alcune pecche allo strumento. Ad esempio per il mercato italiano spesse volte manca la traduzione di alcuni kanji. 

Japanese app fa parte anch’essa come Imiwa della categoria applicazioni gratuite, e si guadagna oltre quattro punti sulle recensioni degli utenti iOS. L’unico problema potrebbe risultare il fatto che lo strumento è in inglese. Premettendo che non basta un solo strumento per imparare questa lingua, potremmo quindi aggiungere ai nostri download per l’apprendimento anche iJishonario, che con una interfaccia molto simile a Imiwa si propone di fornire anche un frasario di “emergenza” off-line per diverse situazioni: al ristorante, al supermecato, in ospedale etc. L’app è disponibile soltanto per iOS ed è a pagamento; una cosa molto interessante è che la funzione ricerca per le parole è disponibile sia in romaji che in hiragana. Vale la pena citare anche Anki, disponibile sia per Android che per iOS, fortunatamente per gli utenti della “mela” è a pagamento. L’applicazione permette di registrare e memorizzare innumerevoli kanji che si possono importare da testi e libri ed essere trasformati in flash cards da utilizzare nei momenti più opportuni. 

Ultime ma non per importanza due app che offrono pressapoco lo stesso servizio, e risultano essere molto utili in situazioni in cui prendere delle decisioni rapide, come al ristorante. Wagyo e Yomiwa trasformano infatti la fotocamera dello smartphone in un traduttore di kanji, che ci permette di tradurre un menù o un foglio illustrativo in maniera abbastanza rapida e fedele. Wagyo è disponibile sia per iOS che per Android, mentre Yomiwa soltanto per software Apple. Sicuramente nessuna di queste applicazioni potrà mai sostituire un corso direttamente in Giappone in una delle tante scuole prestigiose come quella di Harajuku, la spiegazione dettagliata in quest’articolo su kblejungle.com; ma cominciare ad appassionarsi al giapponese tramite le applicazioni può rappresentare uno strumento molto utile per iniziare a prendere confidenza con i kanji, i suoni, e soprattutto la semantica. Come detto in apertura la lingua giapponese va considerata anche una skill che può aprire diverse porte nel mondo del lavoro, per farsi un’idea basta pensare all’enorme “consumo” di manga e serie TV giapponesi che si fa in Italia. 

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