Scroll Top

Le opere in video di Tabaimo

Tabaimo-opere-video

Tra le artiste giapponesi contemporanee, una delle più peculiari e all’avanguardia è sicuramente Tabaimo. Pseudonimo di Tabata Ayako, Tabaimo è nata nel 1975 a Hyogo e si è laureata all’Università di Kyoto di arte e design. L’artista si occupa principalmente di creare video. Le opere in video di Tabaimo sono create appositamente per gallerie d’arte e grandi esposizioni e hanno ormai attirato l’attenzione di esperti in tutto il mondo.

Le sue opere sono composizioni elaborate digitalmente che ritraggono scene che alternano situazioni della vita quotidiana dei giapponesi e atmosfere surreali. Importante è poi il contributo sonoro che accompagna la dinamica dell’animazione. Altra caratteristica comune a molti dei suoi video è, inoltre, l’utilizzo dello spazio circostante, che amplia l’immagine su pareti e pavimento e che, grazie all’uso di molteplici schermi, fa sì che lo spettatore abbia la sensazione di essere completamente immerso nella stessa opera d’arte. È interessante notare poi come alcune sue opere richiamino evidentemente le xilografie giapponesi del periodo Edo, ovvero l’arte ukiyo-e. I suoi video, infatti, ricordano la tavolozza dei colori e i contorni marcati propri delle xilografie, insieme alla prospettiva bidimensionale.

le sue opere più famose

Già a partire dalla sua prima opera, ovvero la propria tesi di laurea, l’animatrice ottiene un riconoscimento. La sua Nippon no daidokoro (=cucina giapponese) le vale, infatti, un Kirin Contemporary Award nel 1999. Altra importante installazione è Nihon no tsuukin kaisoku (=treno per pendolari giapponese) del 2001, consistente in sei schermi posizionati in modo da creare un esagono che riproducono l’interno di un treno. Anche public conVENience del 2006 fa uso di più pannelli per dare profondità allo spazio.

public conVENience del 2006
public conVENience, Tabaimo, 2006

Uno dei concetti più presenti nelle sue animazioni è proprio l’esplorazione degli spazi interni ed esterni delle stesse immagini. Quest’ultima idea è notabile anche in Obake yashiki (= la casa dei fantasmi), del 2003, e soprattutto in Dolefullhouse, opera del 2007 che ritrae una casa delle bambole in cui una mano posiziona mobili in miniatura al suo interno, proponendo un interessante lavoro di prospettive.

Dolefullhouse, la più famosa tra le opere in video di Tabaimo
Dolefullhouse, Tabaimo, 2007

Altri lavori significativi sono Tozen e Mekuru meku ru, entrambi del 2014, che rielaborano la visione soggettiva di ciò che potrebbe apparire su una superficie bianca. Tabaimo è stata presentata anche alla cinquantaquattresima Biennale d’arte di Venezia nel 2011 con teleco-soup.

teleco-soup, opera del 2011 presentata a Venezia
teleco-soup, Tabaimo, 2011, presentata alla Biennale di Venezia

le tematiche delle opere in video di tabaimo

Oltre all’interesse verso spazio e prospettive e a un innegabile riferimento all’arte tradizionale, Tabaimo riflette tematiche molto specifiche e appartenenti alla società contemporanea. Esempi sono la solitudine e l’instabilità dell’individuo, perso in una società frenetica. Questa sensazione di smarrimento è data anche alla peculiare scelta di combinare ambientazioni del quotidiano ed elementi surreali. L’artista sceglie come background, per esempio, cucine, bagni pubblici o treni, quindi elementi appartenenti alla vita quotidiana di tutti i giapponesi, e non solo, ma li rende in qualche modo poco familiari attraverso l’introduzione di narrative surreali.

In questo modo Tabaimo riesce a dare una luce diversa a luoghi appartenenti al contemporaneo anche grazie all’utilizzo di tecniche derivanti da una tradizione artistica antica. Così facendo, lo spettatore è costretto ad analizzare nuovamente immagini tanto comuni e a rendersi conto di una possibile seconda lettura, quasi come se l’artista volesse velatamente spingere chi guarda a riflettere sulla propria realtà e a cercare, nelle piccole cose, una dimensione alternativa al quotidiano.

Tabaimo è una delle artiste dell’animazione giapponese più all’avanguardia, per cui aspettiamo con ansia di vedere altre sue opere in futuro!

fonti sulle Opere in video di Tabaimo

James Cohan, Tabaimo
Maria Roberta Novielli, Animerama: Storia del cinema d’animazione giapponese, Venezia, Marsilio Editori, 2014, pp. 246-7.
Immagini da Flickr.com

Post Correlati