
Partiamo subito dicendo che per uno straniero non è impossibile trovare lavoro in Giappone. Il passo più difficile è ottenere un visto di lavoro: serve molta esperienza, competenze specifiche, una buona conoscenza della lingua, e sicuramente bisogna avere anche un po’ di fortuna. Il visto di studio è invece più facile da ottenere, se avete almeno finito le superiori e avete i mezzi economici oppure un garante (ad esempio un genitore) che vi sponsorizza. Il visto di studio vi permette di lavorare in Giappone, il visto turistico naturalmente no!

Lavorare in Giappone
Non sottovalutate l’importanza dell’avere studiato la lingua giapponese, per trovare un lavoro. Con l’italiano o l’inglese il numero di lavori che potrete fare sarà molto limitato.
I lavori più tipici che gli stranieri fanno in Giappone sono: camerieri in ristoranti etnici o cuochi. C’è anche la possibilità di essere assunto come impiegato in qualche azienda italiana con sede in Giappone, ma è necessario avere un buon livello di conoscenza della lingua.
Fino a qualche tempo fa c’era inoltre una discreta richiesta di modelli stranieri in Giappone. In passato infatti non erano molti gli stranieri che vivevano lì e la figura di modello / attore occidentale era molto apprezzata.
Inoltre, poiché ultimamente diverse aziende giapponesi si stanno aprendo alla possibilità di lavorare con aziende estere, per i più intraprendenti ci potrebbe essere la possibilità di aprire una propria azienda in Giappone. Ci sono ovviamente da considerare tutte le difficoltà del caso, dato che può rivelarsi abbastanza difficile ottenere prestiti/permessi/finanziamenti e quindi, a meno che non si parta con un capitale inziale alto, è un percorso abbastanza difficile.

Il curriculum per lavorare in Giappone
Come scrivere un curriculum adatto al mercato del lavoro giapponese?
In Giappone i curricula sono di tipo standard, a differenza di quelli europei che sono più liberi in quanto a impaginazione e contenuto. Esistono dei veri e propri moduli standard da compilare che si possono trovare nelle cartolerie giapponesi. Potete trovate un facsimile del modulo e un CV già compilato nel sito di Ochacaffè, per avere un’idea.

Se avete intenzione di provare a proporvi nel mercato del lavoro giapponese è sempre meglio far tradurre il vostro CV da un professionista, meglio una agenzia di traduzioni che un free-lancer; non sarebbe il massimo presentare un curriculum con errori, verrebbe ovviamente subito bocciato.
Il mondo del lavoro in Giappone
Se siete appassionati del Giappone e volete andare a lavorare lì, probabilmente sarete a conoscenza dei diversi aspetti di questa nazione, anche quelli meno simpatici o diversi dallo stile di vita occidentale. In linea generale, la vita dei lavoratori giapponesi è sicuramente diversa rispetto a quella in Italia. Nel lavoro sono concesse pochissime vacanze, si fanno generalmente molti straordinari (non pagati) e la gerarchia lavorativa è considerata molto seriamente. Gli stipendi sono però più alti.
Tra i requisiti richiesti ci sono la conoscenza del galateo giapponese, soprattutto l’etichetta del business, e della lingua. Prima di fare un colloquio dovrete assolutamente fare un corso di lingua giapponese.
Partita iva in giappone
C’è anche la possibilità di fondare la propria azienda in Giappone. Gli ostacoli burocratici sono però tanti, dall’aprire un conto in banca ad affittare uno spazio commerciale, che se per un giapponese sono relativamente difficili, per uno straniero diventano quasi impossibili. Conviene certamente affidarsi ad uno studio legale in Giappone che sia specializzato nel lavorare con aziende straniere.
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